lunedì 19 aprile 2010

«Siamo in condizioni disperate»


Un passo
avanti verso la salvezza? A sentire Giuseppe
Galluzzo non c’è molto da stare
allegri. Il Castrovillari ha vinto, è vero,
però il trainer rossonero non riesce a
nascondere una certa delusione di fondo
che deriva dalla situazione societaria
che per la verità non aiuta molto la
squadra in campo. Ieri in molti hanno
definito stoici i ragazzi del Pollino che
hanno messo sotto una delle squadre
più ostiche da affrontare in tutta la serie
D. «Siamo in condizioni quasi disperate
- afferma Galluzzo - e onorare
al meglio il campionato e la nostra professione
di calciatori ed allenatore. Ci
sono tantissime difficoltà con le quali
dobbiamo confrontarci quotidianamente.
La società ci ha quasi abbandonato
e noi siamo solo quelli che vedete
qui oggi. Ci stiamo mettendo tutto
l’impegno possibile ma non è assolutamente
agevole portare avanti questa
situazione. È importante per i giocatori
sentire la società vicina. Insomma, se
non ci sono le premesse è difficile fare
calcio. Devo dire la verità: probabilmente
non siamo una squadra da sette,
ma neppure da tre. Oggi siamo riusciti
a tirare fuori un po’ di orgoglio e
abbiamo deciso di fare veramente i
giocatori. Sapevamo benissimo come
gioca l’Hinterreggio anche perché ero
venuto diverse volte a vedere questa
squadra e quindi abbiamo messo palla
a terra provando a fare in modo che
loro si potessero muovere per prenderli
in velocità e metterli in difficoltà.
E, di fatto, così è stato. Il punto essenziale
è che il problema non è come giocano
le altre squadre ma come siamo
noi. Oggi ho visto per la prima volta
tanta voglia, tanta corsa, tanto orgoglio.
Tutte qualità che sino a qualche
ora fa non erano mai emerse in tale
maniera». Adesso probabilmente la
classifica lascia aperta qualche speranza
in più, ma Galluzzo è il primo a non
farsi delle particolari illusioni sulla possibilità
di poter vedere i suoi fuori dalla
retrocessione diretta. «Sì - ammette
- la speranza è sempre l’ultima a morire
ma non sarà faicle». Un’ultima annotazione
il trainer la riserva al medico
sociale dell’Hinterreggio: «Devo
ringraziare il dottor Crisalli per le cure
prestate a Guastella. Il ragazzo ha avuto
una crisi respiratoria ed il dottore
ha praticato la respirazione permettendogli
di riprendersi. Ecco, noi eravamo
senza medico e senza massaggiatore
e questa la dice lunga sulle nostre
condizioni».
calabriaora

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