mercoledì 14 aprile 2010

Il Castrovillari recita il mea culpa


CASTROVILLARI Mai così
in basso. Fa male vedere il
Castrovillari ormai ad un passo
dal baratro ma purtroppo il
verdetto del campo non ammette
repliche. Tanti sacrifici
e tante battaglie vinte per arrivare
in questa categoria conquistata
non con la carta bollata
bensì sul rettangolo di
gioco di Rende in un incredibile
doppia finale con il Gragnano.
Di tutto cò ora non è
rimasto nulla, come nulla è rimasto
di quel ricordo di Pozzuoli
che sembra oggi un miraggio.
In definitiva ecco servita
una inesorabile retrocessione.
Ma che peccato.Ancora
oggi se si vede la classifica si
può capire i tanti rimproveri
che bisogna farsi e le occasioni
perse dall’undici rossonero
di riagganciare il treno playout.
Nelle prossime 5 gare le
dirette concorrenti hanno un
calendario a dir poco proibitivo
ma sarebbe fantasticare
troppo se si crede ancora di
poter raggiungere il terz’ultimo
posto che potrebbe aprire
altri scenari. Anche se tutto
ciò è obiettivamente una “chimera”.
La rabbia e la delusione
sono frutto anche di un livello
agonistico di questo torneo
certamente modesto nei
piani bassi della classifica che
avrebbe richiesto solo un poco
più di accortezza per evitare
questa brutta figura frutto
anche di scelte societarie sbagliate
fin da inizio luglio così
come i fatti hanno poi dimostrato.
Ieri intanto la sqaudra
si è ritrovata, a dispetto di ciò
che si poteva pensare ed immaginare,
al gran completo al
“Mimmo Rende” per la ripresa
delgi allenamenti come comunica
il team Manager Paolo
Salvaggio:«Nonostante la
delusione e l’amaro in bocca
della sconfitta contro il Mazara
la squadra al completo
tranne Leta e Iofrida ha lavorato
agli ordini di mister Galluzo
e Mazza» afferma Salvaggio
presente allo stadio insieme
al segretario Vacca e ai
dirigenti Caruso e Cappuccio.
Salvaggio ritorna sulle sue affermazioni
esternate in un dopo
gara in cui amarezza e delusione
la facevano da padrone
nello spogliatoio rossonero.
« Per quanto riguarda le
esternazioni del sottoscritto
nel dopo gara tengo a precisare
che non bisogna dimenticare
l’entusiasmo che si era
verificato nella città di Castrovillari
all’inizio dell’anno calcistico
con l’avvento del presidente
Marrelli. Per la prima
volta si era sperato il tetto di
200 abbonamenti, purtroppo
il presidente Marrelli non ha
potutto mantenere le promesse
fatte ad una intera città per
i gravi motivi familiari di cui
tutti ne siamo a conoscenza.
Resta sempre il fatto che grazie
a questo entusiamso che si
era verificato nei primi tempi
il Castrovillari calcio poteva
sperare in qulcosa di positivo.
Anche all’abbandono forzato
di Marrelli si può imputare la
cattiva sorte per un Castrovillari
che aveva ben altre ambizioni
». Ambizioni che però si
sono tramutate in una vera e
proprio disfatta. Ma ora cosa
succederà? «Speriamo ora
che nel prossimo avvenire
questa città possa rispondere
personalmente per il futuro
del calcio. Noi onoreremo insieme
ai pochi rimasti impegni
che possano portarci a
non far perdere il nostro blasone
rossonero».
calabrora4

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